Museo Etno-Antropologico
ORARIO DI APERTURADal lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle ore 13:00
Per prenotazioni tel. 0941-585089
Il museo propone etno-reperti, fondamentalmente espressivi della tradizione contadina e delle attività artigianali e commerciali molto importanti nell’economia locale.
I pirainesi forti e orgogliosi di queste loro tradizioni hanno messo insieme i loro ricordi più cari, per poterli renderli fruibili a tutti.
Si è infatti sviluppata, negli ultimi anni, una nuova cultura, un nuovo interesse, per queste raccolte museali, capaci di richiamare alla memoria ricordi di un fare rispettoso della natura e della cultura, una stretta interdipendenza, che i protagonisti, cioè tutti i pirainesi possono ritrovare nel museo comunale, Sezione “Etno-Antropologica”.
Il Museo, la cui sede si trova a Piraino, in Via Roma (Centro Storico), è divenuto meta di numerose scolaresche e di turisti, che dimostrano grande interesse per queste raccolte ricche di folklore, storia e tradizione che vengono presentate anche attraverso fotografie e pannelli informativi, sia per conoscere il paesaggio, sia per conoscere il patrimonio architettonico (molto vasto) e anche per spiegare le tecniche dei vari processi lavorativi.
Il museo Etno-Antropologico di Piraino ci riporta ad una realtà antica, ma ancora attuale quella della gente attaccata alla vita, ad improbabili mestieri, ad una sopravvivenza tenacemente precaria.
In quei pannelli forse qualcuno penserà gioia e calore locale, ma al di là dei pannelli illustrativi e delle immagini iconografiche il nostro museo ci consegna una serie di interrogativi: che fine avrà fatto “u lustrascarpi”, “u scarparu”, “u mastru d’ascia”, “u furgiaru”, “u siggiaru”?
Il Museo è suddiviso in settori tra i quali:
a) L'ambiente domestico
b) Le botteghe artigiane:
- Il calzolaio
- Il fabbro
- Il barbiere
- Il cestaio
- Il falegname
c) Attrezzi del Contadino
d) La Sala del medico
e) Presepi in miniatura
All’interno del museo è inoltre visitabile tra l'altro, una vasta Pinacoteca, una esposizione di presepi in miniatura e un’Acquasantiera del 1625.